L'ATTESA DELL'ANNO SACERDOTALE NELLE DIOCESI ITALIANE

L’Italia fa strada con i suoi preti
VERSO L’ANNO SACERDOTALE: ECCO ALCUNI APPUNTAMENTI NELLE DIOCESI PER L’AVVIO DELL’EVENTO


Nelle diocesi italiane – così come in tutta la Chiesa cattolica – tra domani e venerdì prende il via l’Anno Sacerdotale indetto da Benedetto XVI. Le nostre Chiese locali hanno scelto di vivere questo evento, che coincide con la festa del Sacro Cuore particolarmente cara ai presbìteri, in modi e forme diverse. Ecco alcuni primi appuntamenti locali. Di altri daremo notizia nei prossimi giorni e nelle settimane seguenti (per ogni segnalazione: preti@avvenire.it).



Cagliari, una notte di adorazione
La diocesi di Cagliari comincerà l’Anno Sacerdotale con una solenne concelebrazione in cattedrale domattina alle 11.30. La Messa sarà preceduta da una meditazione di monsignor Carlo Ghidelli, arcivescovo di Lanciano-Ortona, alle 9.30 nello stesso luogo. «Ci attende un anno di grazia – scrive l’arcivescovo Giuseppe Mani al clero diocesano che si riunirà nell’occasione per il consueto ritiro mensile – l’anno sacerdotale per ricordare i 150 anni dalla morte del santo Curato d’Ars sarà anche l’anno giubilare del nostro seminario». La struttura, oggi completamente rinnovata e guidata da monsignor Gianni Sanna, venne infatti inaugurata il 4 novembre 1959. Era all’epoca arcivescovo monsignor Paolo Botto. Inizialmente ospitava solamente i ragazzi delle scuole medie e del ginnasio.
Poi Botto volle che ospitasse anche i ragazzi del liceo. «La sera di giovedì – raccomanda monsignor Mani nella lettera ai preti – sarebbe bello che si cominciasse l’Anno Sacerdotale nelle parrocchie con l’Adorazione per le vocazioni che si può prolungare anche tutta la notte per poi celebrare il giorno dopo la festa del Sacro Cuore di Gesù».
Sergio Nuvoli

Bergamo con i «testimoni del cielo»
«Un anno di particolare preghiera, di riflessione, di crescita, consapevoli del valore di questo ministero indispensabile per il popolo di Dio». Monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, ha ricordato così, nell’omelia della Messa per le ordinazioni dei preti novelli, l’importanza dell’apertura dell’Anno Sacerdotale. Per il 19 giugno il vescovo invita le parrocchie a vivere una speciale adorazione eucaristica pregando per coloro che chiama «uomini del cielo». Per l’occasione è stato predisposto un sussidio che guida il momento di adorazione attraverso tre brani del Vangelo di Giovanni. Beschi inaugurerà l’Anno unendosi alla comunità dei preti del Sacro Cuore, nella chiesa di Sant’Alessandro in Colonna a Bergamo, dove alle 15 è prevista l’adorazione del Santissimo seguita dalla Messa. «Voi diventate i testimoni del cielo di Dio che è la pienezza di Cristo nella storia degli uomini. In questo senso siete uomini del cielo», ha rimarcato rivolgendosi ai nuovi sacerdoti. «Ma voi diventate anche evangelizzatori del cielo. Andate, e non solo ogni istante della vita sia testimonianza dell’amore di Dio nella persona di Gesù Cristo, ma ogni creatura possa ricevere da voi il lieto annunzio della pienezza umana nella persona di Cristo Gesù».
Raffaella Frullone

Parma all’insegna della spiritualità
Il vescovo di Parma, Enrico Solmi, ha invitato gli oltre 150 sacerdoti della diocesi ad aprire l’Anno Sacerdotale con una mattinata di spiritualità in programma venerdì presso la Casa Madre delle Missionarie Saveriane di Maria. Guiderà la riflessione monsignor Vittorio Peri, presidente nazionale dell’Unione Apostolica del Clero, su «Spiritualità diocesana e anno sacerdotale». Il tema riprende e sviluppa il lavoro della tre giorni sacerdotale diocesana svoltasi recentemente a Villa Santa Maria di Fornovo. Aiutati dalle relazioni di don Erio Castellucci, preside della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna, don Pino Pulcinelli, docente di Teologia biblica alla Gregoriana e alla Lateranense, e dello stesso vescovo Solmi, i sacerdoti hanno percorso una tappa del percorso che porterà al piano pastorale triennale 2009-2012 su «La Chiesa, comunità che educa, educata dalla Parola». Il vescovo sta raccogliendo le riflessioni effettuate nelle zone pastorali e nelle tre assemblee diocesane, per arrivare alla lettera di apertura dell’anno pastorale il 26 settembre. L’incontro di venerdì inizierà alle 9.30 e si concluderà alle 12.30 con il pranzo, offerto ai sacerdoti dal vescovo, «nello stile di un vero e proprio cenacolo». Venerdì e sabato nel chiostro del monastero benedettino di San Giovanni a Parma si potrà visitare la mostra d’arte contemporanea «Il Sacro Cuore di Gesù» proveniente da Cividale del Friuli, in cui oltre trenta artisti interpretano il tema con il linguaggio d’oggi.
Quinto Cappelli

Irpinia, tre diocesi insieme
Tre diocesi della Campania hanno scelto di vivere insieme l’apertura dell’Anno Sacerdotale. Si incontrerà infatti presso l’Abbazia del Goleto tutto il clero di Avellino, Ariano-Lacedonia e Sant’Angelo­Conza-Nusco-Bisaccia alla presenza dei tre vescovi, Francesco Marino, Giovanni D’Alise e Francesco Alfano. È già da alcuni anni che le tre diocesi realizzano momenti di riflessione e spiritualità comunitaria allo scopo di rafforzare la fraternità presbiterale celebrando insieme una giornata per condividere le esperienze e le attività svolte nel corso dell’anno. Al centro dell’incontro di quest’anno, secondo le indicazioni del Santo Padre, la preghiera affinché il clero si rafforzi nella fedeltà a Cristo, seguendo l’esempio di san Giovanni Maria Vianney. Le tre diocesi irpine si apprestano a rinnovare con solennità questa esperienza comune, raccogliendo il frutto dei precedenti incontri. Il 29 giugno saranno celebrate nuove ordinazioni sacerdotali e il 12 luglio
In tutta Italia si segnalano tra domani e venerdì liturgie, iniziative spirituali, incontri e ritiri per l’apertura dello speciale Anno indetto da Benedetto XVI. Dalla Lombardia alla Sardegna, si respira un clima di interesse e partecipazione all’invito del Papa. Che ha colto nel segno
una ordinazione diaconale. A guidare la meditazione nella giornata di venerdì sarà monsignor Lino D’Onofrio, vicario generale della diocesi di Nola che svilupperà il tema «L’orizzonte della santità nella nostra vita di presbìteri». È prevista l’adorazione eucaristica guidata da monsignor Francesco Marino, vescovo di Avellino.
Mario Barbarisi

Cremona, una lettera per tutti
L’Anno Sacerdotale «non riguarda soltanto i sacerdoti, ma interessa tutta la Chiesa».
Con questa motivazione il vescovo di Cremona Dante Lafranconi ha rivolto alla sua diocesi un messaggio di sensibilizzazione all’iniziativa cui il Papa ha chiamato la Chiesa universale. A essere coinvolto in questo Anno che si apre non è soltanto il clero, come ricorda Lafranconi nella sua lettera che la scorsa domenica è stata letta nelle chiese della diocesi: «È interesse di tutti che i sacerdoti vivano all’altezza della loro vocazione – ha aggiunto Lafranconi –. È interesse di tutti che i sacerdoti vivano all’altezza della loro vocazione». Una vocazione alla santità, «condizione prima perché il ministero sacerdotale sia efficace», come lo stesso Lafranconi aveva ricordato il 26 maggio quando, in coincidenza con l’annuale pellegrinaggio del clero al santuario di Caravaggio, aveva anticipato i temi centrali dell’Anno Sacerdotale e le iniziative in programma per le celebrazioni. «La convinzione teorica – si legge ancora nel messaggio del vescovo – deve animare la vita pratica in tutte le sue scelte»: dunque la pastorale ordinaria dev’essere sorretta dalla ricchezza spirituale. Questa spiritualità però non deve tradursi in chiusura intimistica, ma va colmata da un respiro ecclesiale alimentato dalla preghiera comune: «Pertanto nella festa del Sacro Cuore – aggiunge Lafranconi – ogni parrocchia promuova un momento forte di preghiera come segno comune dell’inizio dell’Anno Sacerdotale». Il vescovo continua rivolgendosi ai «laici e ai membri degli Istituti di vita consacrata, soprattutto i malati», invitandoli «a offrire la loro preghiera e le loro sofferenze per la santità dei sacerdoti». Perché – conclude monsignor Lafranconi – «l’urgenza prima non è quella di avere più sacerdoti, ma di avere sacerdoti santi, pienamente innamorati del Signore e totalmente votati alla sua causa».
Filippo Gilardi

San Marino: preghiera per i sacerdoti
«I fedeli sono chiamati a pregare per i propri pastori, perché se un pastore è all’altezza della sua responsabilità il popolo fiorisce. Se il pastore, in qualche modo, si sottrae alle responsabilità che sono inerenti alla sua identità, è il popolo che soffre». È un passaggo dell’intervista che il vescovo di San Marino-Montefeltro, Luigi Negri, ha rilasciato ieri alla Radio Vaticana. Una riflessione sui contenuti dell’Anno Sacerdotale alle porte, nella quale monsignor Negri si è anche detto convinto che «il popolo cristiano debba riacquistare il gusto di poter dare dei sacerdoti alla Chiesa. Invece, ritengo che molte famiglie siano i primi àmbiti dove avviene questo scoraggiamento alla vocazione». Viceversa, «pregando per i sacerdoti il popolo cristiano deve pregare per comprendere di nuovo che i sacerdoti escono da famiglie e queste famiglie dovrebbero desiderare innanzitutto di avere qualcuno dei loro figli che diventa prete per la Chiesa del trerzo millennio».